Essere il polpo Giona

Cristina Lambiase

di Cristina Lambiase

09 Settembre 2021

Che cosa significa il nostro simbolo, un polpo che solleva la lettera N di NON SIAMO ATLANTIDE?

È una storia radicata sul luogo dove nasce il Festival, Aquileia (UD), connessa alla visione, e volontà, di chi sa che il futuro non è astrazione ma il lavoro del presente, tutti con una missione.

Nell’antica Grecia il polpo rappresentava l’accompagnatore, l’essere che portava le persone da un posto all’altro con maestria e agilità, rappresentava la dinamicità costruttiva. L’idea del viaggio, del passaggio, delle trasformazioni nell’esistenza umana.

Giona. Secondo la tradizione biblica il profeta Giona è stato salvato da un naufragio perché aveva un compito da svolgere: aiutare le persone a cambiare strada a vedere meglio. La sua testardaggine e rigidità d’animo non lo hanno immiserito perché guardato dalla Misericordia di Dio.

Il mosaico di Giona nella quarta campata dell’aula Sud della Basilica di Aquileia, sito UNESCO, non è solo un capolavoro di arte musiva, ma un racconto immaginario e vivido dell’epopea di Giona.

La simbologia del polpo, il mosaico nella Basilica, la storia di Giona sono stati incastri precisi nella creazione del nostro logo: un polpo che con un tentacolo solleva la lettera “N” dalla parola Atlantide. N per noi è Natura. 

I valori contano. Seguirli conta ancora di più. Essere il Festival NON SIAMO ATLANTIDE è una scelta in cosa vogliamo credere, su quanto siamo “trasportatori” genuini di valori e virtù, e rappresenta inscindibilmente un’eredità storica sociale e culturale del suo territorio. Muove il passato nel futuro ridisegnandone le consistenze ma con un messaggio, quella meta che vogliamo raggiungere: la nostra felicità non può essere se non insieme agli altri, se non insieme al Pianeta che ci ospita.

“Homo homini natura amicus”, Antonio Genovesi.

#NONSIAMOATLANTIDE2021

#Aquileia25settembre2021